Cento città contro il museo Cesare Lombroso
di Domenico Iannantuoni, Rossana Lodesani, Francesco Antonio Schiraldi
ISBN 978-88-6649-109-5 - 532 pagine
A Roma per denunciare le malefatte dei potenti è in uso la locuzione latina Quod non fecerunt barbari fecerunt Barberini, alludendo agli atti vandalici di cui si rese responsabile la celebre famiglia ai danni della città, più degli esiti rovinosi di un'invasione barbarica. Oggi possiamo dire, parafrasando, Quod non fecerunt barbari fecit Cesare Lombroso, alludendo alle scelleratezze di un personaggio che si è voluto addirittura celebrare con un museo. Il Comitato Tecnico Scientifico No Lombroso ha raccolto la sfida di chi, nel terzo millennio, ha voluto riesumare un fallimentare scienziato, i cui demeriti e le cui sciatterie di studioso hanno inciso sul processo di coesione territoriale, agli albori dell'unità nazionale, originando la calamitosa teoria delle Due Italie. Cento città contro il Museo “Cesare Lombroso”, nei suoi vivaci passaggi storici e sociali, nel suo intrecciarsi di cronaca e aneddotica fino alla serrata polemica, insieme al richiamo a motivi di ordine etico e giuridico, delinea un percorso che ha condotto ben più di cento amministrazioni comunali ad aderire ad una battaglia di civiltà. Lo scopo è tornare a conferire dignità alle centinaia di resti umani esposti insensatamente al pubblico, già razziati da Cesare Lombroso nella sua mistificante carriera di scienziato, poi trasferiti senza titolo alcuno al Museo di Antropologia Criminale di Torino.
Gli autori
Domenico Iannantuoni
Domenico Iannantuoni è nato a Casalnuovo Monterotaro (FG) il 23 maggio 1953. Si laurea in Ingegneria Meccanica presso il Politecnico di Milano, città ove tuttora esercita la propria attività in qualità di CEO di May-C S.r.l., società di ingegneria in Milano. Fonda nel 2010 il Comitato Tecnico Scientifico No Lombroso (www.nolombroso.org) avente lo scopo di giungere alla rimozione conclamata delle false teorie criminologiche di Cesare Lombroso e la promozione di un disegno di Legge per la messa al bando della memoria di uomini colpevoli, direttamente o indirettamente, di delitti connessi con crimini di guerra o di razzismo. Pubblica nel 2007 per la May-C Publishing Il Meraviglioso Ponte sul Garigliano – Real Ferdinando, il primo ponte sospeso a catene di ferro in Italia; nel 2014 Perché Briganti coautore con Francesco Antonio Cefalì per le edizioni Gigliotti.
Rossana Lodesani
Rossana Lodesani è nata a Milano il 7 aprile 1954. Maestra di scuola elementare specializzata in insegnamento agli otologopatici, dopo una lunga carriera d’insegnamento si dedica ad una propria attività di consulenza. Ha nutrito da sempre una profonda attenzione verso le tematiche psicopedagogiche dell’età evolutiva, con particolare riguardo ai processi di disadattamento dei minori rapportato alle difficoltà di inserimento sociale delle famiglie di provenienza.
È tra i fondatori del Comitato Tecnico Scientifico No Lombroso.
Francesco Schiraldi
Francesco Antonio Schiraldi è nato a Bari l’8 ottobre 1955 ove, dopo la maturità classica presso i padri gesuiti, diventa avvocato civilista con master universitario in diritto del lavoro e relazioni sindacali. All'attività di studio e professionale ha accostato una sentita passione per la storia e la letteratura, privilegiando l'approfondimento delle tematiche inerenti il Mezzogiorno e la narrazione di accurata impronta storicistica. Ha pubblicato numerosi articoli su periodici tradizionali e on line.
È tra i fondatori del Comitato Tecnico Scientifico No Lombroso.